# Casa del bronzo > Un nuovo sito targato WordPress --- ## Pagine - [Approfondimenti tecnici](https://www.casadelbronzo.com/caratteristiche-meccaniche-leghe-bronzo/) - [Leghe di nostra produzione](https://www.casadelbronzo.com/produzione-leghe-bronzo/) - [Calcola la quantità di bronzo](https://www.casadelbronzo.com/calcolo-peso-bronzo/) - [Servizi](https://www.casadelbronzo.com/lavorazione-metalli-non-ferrosi/) - [Qualità](https://www.casadelbronzo.com/fonderia-in-conchiglia/) - [Produzione](https://www.casadelbronzo.com/produzione-metalli-non-ferrosi/) - [Contatti](https://www.casadelbronzo.com/vendita-metalli-non-ferrosi/) - [Home](https://www.casadelbronzo.com/): Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. 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Curabitur commodo vulputate fringilla. Sed eleifend, arcu convallis adipiscing congue, dui turpis commodo magna, et vehicula sapien turpis sit amet nisi. --- --- ## Approfondimenti tecnici Con questo nome non viene indicata in maniera chiara alcuna norma sottoponendosi al rischio di utilizzare una lega di bronzo non idonea alle proprie necessità. Nel secondo dopoguerra le norme che disciplinavano la produzione di leghe di metalli non ferrosi prevedevano l’esistenza di: B14 UNI 1701. Lega binaria composta da rame e stagno ideale per la produzione di particolari filettati o dentati. B14 industriale. Lega composta principalmente da rame e stagno che ammette circa il 5% tra zinco e piombo. Essendo più economica veniva utilizzata in alternativa al B14 uni per la realizzazione di pezzi meno sollecitati. Secondo la norma attualmente in vigore in Europa (UNI EN 1982) la lega più simile a quella che decenni fa era la B14 UNI risulta essere la CuSn12 CC483K. La tabella comparativa sottostante evidenzia che le due leghe sono del tutto simili sia per composizione chimica che per caratteristiche meccaniche. La norma attuale non prevede che esista una lega comparabile alla vecchia B14 industriale anche se Casa del Bronzo è in grado di produrla su richiesta dei clienti. Molto spesso capita che venga proposta la lega CuSn7Zn4Pb7 CC493K in alternativa alla b14 industriale: la tabella sottostante dimostra in modo inequivocabile che il CC493K (o RG7 secondo la vecchia denominazione tedesca) non è B14 industriale. Invitiamo tutti i clienti alla massima attenzione nel momento della scelta della lega e soprattutto quando formulano la richiesta d’offerta per evitare di incorrere in errori che potrebbero pregiudicare la durata e la funzionalità dei pezzi che realizzeranno.   *nella tabella UNI 1701 il carico di rottura e quello di snervamento erano espressi in kg/mm² --- Resistenza meccanica, durezza, bassa permeabilità magnetica, resistenza all'usura, alla fatica e alla corrosione: ecco i motivi che decretano il successo dei getti in bronzo all'alluminio. In questo articolo vengono esaminate anche le problematiche della fusione e della colata, determinanti per l'ottenimento di getti di qualità. Le leghe di rame in cui il principale elemento aggiunto è l'alluminio vengono generalmente chiamate bronzi all'alluminio (o anche cuprallumini). L'alluminio ha un tenore che varia dal 5 al 14% e molto spesso è accompagnato da ferro, silicio, nichel o manganese. Sono caratterizzate da eccellenti proprietà meccaniche e da una altrettanto eccellente resistenza alla corrosione; quest'ultima è dovuta alla formazione superficiale di una patina protettiva ricca in ossido di alluminio che ha la capacità di generarsi in tempi molto rapidi: è sottile, molto solida e ben aderente alla lega sottostante. Per questo motivo i bronzi all'alluminio vengono impiegati in ambienti molto aggressivi come quello marino, sotto condizioni di stress meccanico che altri metalli o leghe comuni non sarebbero in grado di sopportare. È da segnalare che sono le leghe di rame con la migliore resistenza al tarnishing (perdita di lucentezza). Molto apprezzate sono anche altre caratteristiche, tra cui la resistenza alla corrosione per fatica, la durezza e la resistenza all'usura. I bronzi all'alluminio (che per comodità chiameremo anche CuAI) possono essere sommariamente divisi in 4 grandi famiglie: quelli contenenti meno dell'8% di alluminio, aventi una struttura cristallina α (cubica a facce centrate, la stessa del rame): mantengono una buona duttilità e sono adatti per lavorazioni a freddo; quelli contenenti alluminio dall'8 all'11% con struttura αβ, spesso contenenti nichel e ferro che migliorano la resistenza meccanica; la comparsa della fase β (cubica a corpo centrato) aumenta la durezza. Sono indicati per le lavorazioni a caldo e fusioni: Quelli contenenti silicio (fino al 2%), che aumenta la durezza e la lavorabilità all'utensile. Hanno una bassa permeabilità magnetica; Quelli contenenti manganese. Sebbene non così "forti" come gli altri, vantano eccellenti proprietà di fusione e saldabilità. Sviluppati soprattutto come materiale per le eliche, sono stati ormai rimpiazzati da quelli al nichel. Proprietà fisiche di maggior interesse Densità. La presenza dell'alluminio (densità 2,7 kg/dm3) alleggerisce molto la lega: un CuAl8 ha una densità di 7,8 mentre un CuAl10Fe5Ni5 ha una densità di 7,5: sono sensibilmente più leggeri del rame (8,94) e dello stesso ordine di grandezza degli acciai. Permeabilità magnetica. Leghe contenenti il 2% circa di silicio e meno dell'1% di ferro hanno una permeabilità magnetica bassissima e sono ideali per applicazioni non-magnetiche, come le bussole giroscopiche e altre strumentazioni simili; la CuAl7Si2 viene impiegata nelle navi cacciamine. Le proprietà magnetiche dipendono anche dal trattamento termico. Proprietà anti-scintilla. I CuAl sono apprezzati per le loro proprietà antiscintilla, che unite alle proprietà meccaniche, li rendono ideali per attrezzi che devono operare in ambienti con pericolo di esplosione. Intervallo di solidificazione. Dal diagramma di stato rame- alluminio notiamo immediatamente il ristrettissimo intervallo solidus- liquidus, dal quale ricaviamo che la lega fusa solidifica omogeneamente, quasi alla maniera di un metallo puro. Effetto degli elementi in lega Alluminio: è l'elemento principale. La sua aggiunta permette un forte aumento della resistenza meccanica e della durezza. Le leghe binarie rame-alluminio fino all'8% circa sono costituite dalla sola fase α; al di sopra di questo tenore compare la fase β. Ad essere... --- Per sue caratteristiche, il rame vanta oltre 400 leghe: ecco una piccola guida al panorama mondiale. Il rame ha una grande attitudine a formare leghe; si stima che nel mondo se ne usino almeno 400. Data la diffusione, l’importanza e... l’età del metallo, non deve stupire che ogni paese avesse sviluppato il proprio sistema di classificazione. Per esempio un comune ottone da torneria veloce era C36000 per gli americani, CZ124 per gli inglesi, 2,0375 per i tedeschi, C3601 per i giapponesi, Mässing 51 70-xx per gli svedesi e LS63-3 per i russi e altri ex sovietici, mentre da noi per gli stessi impieghi si utilizzavano leghe chiamate – tuttora nel linguaggio comune – OT57 e OT58... Insomma, una Babele. Pertanto è sorta l’esigenza di designare in maniera univoca le varie leghe attraverso dei numeri o dei simboli riconosciuti a livello internazionale, che stanno gradualmente soppiantando quelli locali. In queste pagine, riportiamo i tre i più diffusi. Sistema americano Il sistema americano di designazione delle leghe di rame è stato certamente il più diffuso. Inizialmente le leghe venivano designate da un codice di tre cifre (es. 377), stabilito dal Copper Development Association, cioè il corrispondente americano del nostro Istituto Italiano del Rame. Successivamente questo codice è stato espanso a cinque cifre, precedute dal prefisso “C” (es. C37700) affinché fosse compreso negli standard più “universali” del codice nordamericano UNS (Unified Numbering System). Quest’ultimo consiste infatti in una lettera seguita da cinque cifre: la lettera designa il metallo base della lega, come la A per l’alluminio, la L per il piombo, la R per i metalli rari e così via; per il rame è stata scelta la C (iniziale di copper, “rame” in inglese). Per quanto riguarda le cifre, le prime tre indicano la famiglia di leghe principale e possono essere seguite da due zeri. Ad esempio, il cupronichel 90-10 è indicato dalla sigla C70600; questa indica una lega di rame con Fe 1,0-1,8 e Ni 9-11, più le relative impurezze. Leghe molto simili ma che non ricadono nei range di composizione visti sopra possono essere classificate come C70601, C70602 e cosi via: in questa maniera siamo in grado di designare nuove leghe o variazioni di quelle vecchie. Nella tab. 1 ci sono i codici delle principali famiglie di leghe per i semilavorati, nella tab. 2 le leghe per getti. Il sistema di designazione è “amministrato” dal Copper Development Association. C’è la possibilità di nuove designazioni quando una nuova lega di rame soddisfa i seguenti tre criteri: la composizione chimica completa è conosciuta; la lega è in commercio o è proposta per il commercio; la composizione non cade dentro i limiti di una altra lega già presente. Sistema ISO/TR 7003 e designazione UNI È sempre più esteso l’uso della designazione ISO, applicata e approfondita dalla norma UNI EN 1412 (Rame e leghe di rame – Sistema europeo di designazione numerica). Questo sistema prevede un codice formato da sei caratteri, che possono essere cifre (0) e lettere maiuscole (X) a seconda della loro posizione. In prima posizione va messa sempre la lettera C, che indica la lega di rame (copper... --- --- ## Produzione --- ## Servizi ---